Una delle maggiori difficoltà riscontrate quotidianamente dagli allevatori di latte in mangiatoia è la selezione costante di ciò che è più appetente per gli animali con importanti conseguenze dirette sul benessere animale, la produzione di latte ed in generale sulla necessità di controllo efficiente di gestione.
L’alimentazione compatta sembra offrire una soluzione negli sforzi per prevenire la selezione. Ma cos’è esattamente l’alimentazione compatta o Compact Feeding e come funziona in pratica?
L’alimentazione compatta può sembrare solo una questione di aggiungere acqua alla razione con l’idea che ‘non fa male provare’. Ma è molto di più della semplice aggiunta di acqua. Si tratta di una forma di alimentazione TMR (Total Mixed Ration) in cui tutte le mucche in un gruppo hanno accesso illimitato ad una razione che è stata mescolata così bene che le mucche non possono selezionare (nemmeno quando il mangime si asciuga nel corso della giornata) e ogni morso ha quindi la stessa composizione.
La miscelazione secondo il “principio di alimentazione compatto” avviene in tre fasi:
Primo mix: ammollo dei componenti del concentrato secco in acqua
Mix centrale: aggiunta di struttura
Miscela finale: aggiunta di mais
L’alimentazione compatta TMR è in uso da molti anni, e ovviamente vi sono sostenitori e oppositori di questo principio. Detto anche piatto unico, in Italia, è la tecnica che prevede la somministrazione in mangiatoia di tutti gli alimenti accuratamente miscelati grazie ad un carro trincia-miscelatore in un unico passaggio. Questo comporta l’ingestione contemporanea di tutti gli alimenti componenti la razione la gestione non di un singolo animale ma di un gruppo di animali più o meno omogenei. I fautori sono convinti dei vantaggi e utilizzano il protocollo Compact TMR vedono un aumento della produzione e un miglioramento della salute del loro bestiame.
Gli oppositori sostengono che l’alimentazione TMR compatta è troppo laboriosa, nella misura in cui i costi superano i benefici. Alcuni adottano alcuni elementi del concetto, come fare un pre-mix, utilizzando il giusto ordine di caricamento, il giusto numero di rivoluzioni di coclea e l’aggiunta di acqua. In questo modo può essere integrato nelle loro operazioni aziendali e possono beneficiare di alcuni dei vantaggi dell’alimentazione compatta.
Questo è il motivo per cui il carro miscelatore Storti DOGO è altamente adatto per compact TMR
Il modello Storti Dogo disponibile nelle cubature 22-25-28 m³ è l’evoluzione del modello Husky; del predecessore ha lo stesso schema di miscelazione a 3 coclee, ma con i seguenti miglioramenti:
Prove indipendenti e comparative fatte in Danimarca, nazione promotrice del Compact TMR fin dal 2012, hanno evidenziato che il miscelatore più adatto a questo tipo di alimentazione è senza dubbio l’orizzontale 3 coclee, per omogeneità e pulizia di scarico e la bassa potenza assorbita.
La prova comparativa in larga parte era composta da miscelatori a tecnologia verticale e solo un orizzontale Storti.
I principali difetti della miscelazione verticale nel compact TMR, evidenziati dalla prova sono:
Il carro Storti Dogo ha dimostrato con l’utilizzo di compact TMR i seguenti vantaggi:
Sempre in prima linea nello sviluppo di prodotti e servizi innovativi e al fianco dei nostri clienti per rispondere velocemente alle loro richieste di performance e affidabilità, i carri miscelatori Storti ancora un’altra volta hanno superato la prova!
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